
Settembre
2002
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LIMITI E PROSPETTIVE DEL MERCATO PLANETARIO
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La globalizzazione salvata
dalla libertà |
Amartya
Sen |
Premio
Nobel per lEconomia |
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Qualunque tipo di libertà
analizziamo, dobbiamo prendere in esame sia limportanza che
ha in sé sia il suo ruolo strumentale. A proposito delle libertà
politiche, si sente chiedere, a volte, se «contribuiscano allo
sviluppo». Di fatto, una risposta negativa (che include lobiezione,
così spesso sostenuta, che la democrazia sia nemica della crescita
economica) ha corroborato tendenze politiche autoritarie in diverse
regioni del pianeta, dallAsia orientale allAmerica Latina.
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Che siano ricchi
o poveri, se non
godono delle
libertà politiche
i cittadini sono
deprivati
di un elemento
fondamentale
per una buona vita. |
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La prima cosa da osservare per
valutare questa linea di argomentazione è che questo modo di
porre la domanda disconosce un aspetto cruciale: le libertà
politiche e i diritti democratici sono elementi costitutivi dello
sviluppo. La loro rilevanza non deve essere stabilita indirettamente,
per mezzo del loro contributo al Pil. Che siano ricchi o poveri, se
non godono delle libertà politiche i cittadini sono deprivati
di un elemento fondamentale per una buona vita. Tuttavia, una volta
riconosciuta questa connessione, dobbiamo sottoporre la democrazia
allanalisi che ne consegue, poiché esistono altri tipi
di libertà. Vale la pena di notare, in questo contesto, che
ampi studi comparativi non hanno fornito supporto empirico alla convinzione
che la democrazia sia dannosa alla crescita economica. In effetti,
levidenza indica, piuttosto incontrovertibilmente, che la crescita
è favorita da un ambiente economico accogliente anziché
dalla durezza del sistema politico.
Allo stesso modo, sembra chiaro che la democrazia e i diritti politici
e civili tendono a rinforzare libertà di altra specie (come
la possibilità di sopravvivere e la sicurezza economica), dando
voce alle persone in condizioni di deprivazione o più vulnerabili.
Il fatto che nessuna grande carestia si sia mai verificata
persino nel caso di nazioni molto povere nel corso di gravi crisi
alimentari in un Paese democratico con elezioni regolari, partiti
di opposizione e uninformazione relativamente libera, illustra
in modo semplice laspetto più elementare della forza
protettiva delle libertà politiche. Nonostante le sue molte
imperfezioni, la democrazia indiana ha generato incentivi politici
sufficienti ad evitare carestie di grandi proporzioni (lultima
delle quali si verificò quattro anni prima dellindipendenza,
nel 1943), mentre la maggiore carestia di cui si ha memoria si è
verificata in Cina nel 1958-61 e ha provocato circa 30 milioni
di morti. Proprio ora, i due Paesi colpiti dalle carestie di maggiore
entità sono tra i più nettamente dittatoriali, vale
a dire la Corea del Nord e il Sudan. Per guardare alle prospettive
e ai bisogni futuri con adeguata chiarezza e profondità, una
condizione incentrata sulla libertà presenta molti vantaggi
rispetto a punti di vista più convenzionali.
Primo, fornisce il contesto per interpretare il progresso individuale
e sociale sulla base dei suoi obiettivi fondamentali piuttosto che
dei suoi strumenti più immediati. Laumento delle capacità
di vita e delle libertà ha un rilievo intrinseco che lo distingue,
ad esempio, dallincremento della produzione di merci o dalla
crescita del Pil.
Secondo, una concezione incentrata sulla libertà offre anche
lucide indicazioni strumentali, perché libertà di diversa
specie si sostengono vicendevolmente. Mettere a fuoco le connessioni
fra libertà di diverso tipo ci conduce molto oltre la prospettiva
limitata delle singole libertà isolate. Viviamo in un mondo
di molte istituzioni (tra le quali il mercato, il governo, la magistratura,
i partiti politici, i media, ecc.) e dobbiamo fare in modo che si
possano supportare e rafforzare tra loro, anziché ostacolarsi
a vicenda.
Terzo, questa prospettiva più ampia ci consente di distinguere
tra: 1) gli interventi repressivi dello Stato che soffocano la libertà,
liniziativa e limpresa, e depotenziano lagire individuale
e la cooperazione, e 2) il ruolo di supporto dello Stato nellallargamento
delle libertà di fatto degli individui (ad esempio, garantendo
listruzione pubblica, le cure sanitarie, le reti di sicurezza
sociale, le agevolazioni del microcredito, buone politiche macroeconomiche,
salvaguardando la concorrenza industriale e assicurando la sostenibilità
epidemiologica e ambientale).
Quarto, un approccio incentrato sulle libertà può concorrere
a fornire una visione adeguatamente ampia ed estensiva delle esigenze
degli esseri viventi. La libertà in senso lato comprende i
diritti civili e le opportunità economiche e sociali da una
parte, e, dallaltra, leliminazione di fondamentali illibertà
come la fame, lanalfabetismo, le malattie non assistite e altre
situazioni di assenza di garanzie sociali. Abbiamo bisogno di un approccio
integrato ai problemi e alle prospettive del mondo futuro. E
di importanza cruciale superare la visione frammentata di chi sostiene
soltanto libertà di natura particolare, negando limportanza
di libertà di altra specie (in alcuni casi considerando in
effetti dannosi altri tipi di libertà). Occorre una nozione
chiara dellinterdipendenza di libertà di diversa specie
e del loro ruolo di reciproco sostegno.
La possibilità di risolvere problemi antichi (ereditati dal
passato, come disuguaglianza e povertà) e nuovi (come il degrado
dellambiente o il sovraffollamento) dipende innanzitutto dalla
capacità di rafforzare le diverse istituzioni a presidio delle
differenti ma interrelate libertà. In tal senso, il nostro
futuro dipenderà soprattutto dal successo nellampliamento
delle rispettive libertà, ottenuto attraverso il rafforzamento
delle diverse istituzioni che sostengono e favoriscono le nostre capacitazioni
umane. In questo, ritengo, risiede la più importante indicazione
per il nostro futuro. |
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