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Il linguaggio dei megaliti |
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R.
T.
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Megalite o megalito
come "grande pietra". Nella grande maggioranza degli scritti
di studiosi stranieri sulle "culture preistoriche e protostoriche"
si legge che in Italia non esistono megaliti. L'estensione europea dei
monumenti megalitici è limitata alla costa mediterranea della Spagna,
al Portogallo, a una parte della Francia, alle coste occidentali dell'Inghilterra,
all'Irlanda, a una parte della Germania, alla Danimarca e alle coste meridionali
della Svezia. Tuttavia, la "Piccola guida della preistoria italiana",
pubblicata nel 1962 da un gruppo di specialisti, prezioso repertorio di
tutte le località italiane in cui sono stati ritrovati materiali
preistorici di una certa importanza, definisce "megalitici"
alcuni monumenti esistenti, o di cui si ha notizia o memoria, in varie
regioni italiane. E, fra queste, il Salento. Come mai? Perché,
come ha scritto il Pallottino, "la preistoria italiana è pochissimo
nota, non soltanto agli stranieri, ma anche agli italiani". Ma esiste
anche un altro problema, che può riassumersi in una domanda: a
quale grado di grandezza una pietra diviene "mega"? Oppure:
qual'è l'esattezza quantitativa richiesta dalla scienza? Rispondere
sarebbe complesso, e non risolverebbe il problema. Allora, meglio riferirsi
alla tradizione consolidata, secondo cui i megaliti sono monumenti di
pietre non tagliate, grezze, molte della quali, ma non tutte sono di grandezza
imponente. La grandezza, dunque, in realtà deve essere considerata
una "qualità accidentale". Passiamo ora alla tipologia
dei megaliti.
1) Una pietra sola Menhir = la parola deriva dal basso-bretone (men = pietra; e hir = lungo). Il menhir è dunque una lunga pietra, infissa verticalmente nel terreno. La lunghezza è varia. Si conoscono menhir da mezzo metro e più di venti metri. Quest'ultima misura è raggiunta dal più grande menhir noto, quello conosciuto con il nome di Mener-Hroeck, "Pietra dei Mercanti", presso Locmariaquer, in Francia, abbattuta a terra (e per questo la chiamano anche "Tavola dei Mercanti"). 2) Pietre separate, ma disposte In modo da formare complessi con disegno preciso. Allineamenti: menhir
disposti in fila, formanti linee rette, singole o parallele, di varia
lunghezza. I più lunghi allineamenti, quelli di Carnac, sempre
in Francia, attualmente costituiti da circa tremila menhir in una decina
di file parallele per circa quattro chilometri. Ma si presume che inizialmente
fossero circa settemila, per una lunghezza di otto chilometri. 3) Pietre che poggiano le une sulle altre. Dolmen: dal basso-bretone
(dol = tavola; men = pietra). E' una pietra orizzontale che poggia su
due o più pietre verticali. Dimensioni variabili, soprattutto
la pietra orizzontale che può raggi ungere misure e pesi eccezionali:
nel grande dolmen di Kittiernan, presso Dublino, in Irlanda, essa pesa
più di 200 tonnellate; il dolmen di Soto, presso Siviglia, in
Spagna, è lungo 21 metri, ed è coperto da una pietra di
metri 3,40 X 13,10 X 0,72, dal peso di venti tonnellate.
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